lunes, 4 de noviembre de 2013

L'Associazione "Città Mondo"



di Eleuterio Ruiz

Un modello associativo interculturale a Milano

La costituzione dell’associazione “Città Mondo” ha di fronte la sfida di costruire una nuova cittadinanza attiva in una città multiculturale come Milano, dove convivono diverse comunità di migranti, diverse per cultura, per nazionalità, per religione.
La sfida è quella di coinvolgere le differenti realtà di associazionismo con le istituzioni pubbliche e private.

Si è appurato che oggigiorno si ha la necessità di:

  • Approfondire la conoscenza delle nostre risorse associative, del lavoro svolto  e del coinvolgimento della città. 
  •  Avere a disposizione le abilità specializzate dei suoi membri nei diversi settori, dalla comunicazione, alla formazione e progettazione, in modo da poter realizzare delle attività, così come si è dichiarato nel nostro statuto costitutivo. 
  •  Definire future strategie di comunicazione e partecipazione interculturale soprattutto contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione; 
  •  Di creare un momento di confronto in cui idee, opinioni, riflessioni, possano produrre proposte utili e necessarie per la città, soprattutto attorno ai temi che ci competono a livello associativo.

“Città Mondo” è un ampio spazio associativo e la sua peculiarità è quella di seguire un modello interculturale, i cui membri provengono dai cinque continenti quali l’Africa, l’America, l’Asia, l’Europa e l’Oceania: un importante spazio d’incontro e confronto.

Questo grande potenziale interculturale ha bisogno di capire ed essere consapevole di quale sia il suo punto solido e, conoscendo le proprie fondamenta, sapremo quanto sia forte la nostra struttura.  Quindi, prima di continuare a costruire, credo sia opportuno chiarire alcuni concetti: cosa significano “Cultura”, “Interculturalità” e “Multiculturalità”.

Cultura:  dalla definizione antropologica è l’espressione individuale legata a uno spazio geografico d’origine che si manifesta attraverso una differenziazione fisiologica, di idioma, di attitudini gestuali, di miti e credenze religiose, nell’abbigliamento quotidiano, nella preparazione e degustazione dei propri piatti, ecc. Sono, dunque, elementi unici della propria comunità di appartenenza e l’impronta digitale di un gruppo umano, perciò nessuna cultura è superiore o inferiore.

L’Interculturalità: si riferisce alle relazioni sociali tra individui appartenenti a diverse culture in uno spazio determinato, in altre parole significa interrelazione e interscambio tra persone di culture diverse.
Credo che la diversità culturale si riconosca quando si è consapevoli della propria cultura e della propria persona e questo ci permette di eliminare pregiudizi e di demolire gli stereotipi. ed è qui che si inizia ad avviare un dialogo interculturale.

Multiculturalità: descrive la coesistenza di gruppi di persone appartenenti a una specifica comunità con differenze sociale, culturali, economiche ed etniche in uno  stesso spazio o territorio.
Nella nostra città si può parlare di interculturalità: è presente nelle diverse aziende di produzione e servizi, il che può essere calcolato come valore aggiunto economico ed di consumo. Inoltre, ci sono persone straniere che hanno creato le proprie imprese vincolate al paese d’origine. 
La diversità culturale, oggi, costituisce una risorsa economica importante per la nostra Milano, per l’Italia e per il proprio paese di provenienza.

Siamo convinti che il lavoro associativo costituisca uno stimolo alla partecipazione cittadina e che possa costituire una risorsa importante del tessuto sociale e culturale di Milano. Nel nostro particolare caso ci darà la possibilità di consolidare le varie relazioni interassociative con le associazioni della città, della Lombardia e, perché no, in un futuro, di associazioni d’Oltralpe.

Milano 25 ottobre 2013

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