Mariposa

Maravilla de la naturaleza.

Un bote en el Rio

Desafio al agua.

Un bejuco en la foresta

Creación natural.

Puente en el Rio Nieva

Entre dos riberas.

Puente en Milán

Arquitectura moderna.

viernes, 26 de diciembre de 2014

Artistas de la calle en Milán y la navidad 2014

En Via Dante Milano, un indiano elevado y sostenido con una mano.











Cantante siempre e Via Dante y Plaza Cordusio a Milano.











 Auguri di Buon Natale del Tavolo Donne e Culture del Forum Città Mondo - Milano - Italia.
 Buon natale del Centro Socio Cultural Antonio Raimondi. Milano - Italia.
Buon Natale de Carolina Ramirez y Eleuterio Ruiz.

martes, 9 de diciembre de 2014

Carolina Ramirez tra Due Sponde


Innanzitutto ringrazio a Issa Maggi, per il suo impegno in favore delle donne, e il suo invito personale ad essere partecipe negli Stati Generali delle Donne. e ringrazio a tutti voi per la vostra presenza.
Sono convinta che questa sia la migliore opportunità di incontrarci di parlare e conoscerci, è l’opportunità di rompere il silenzio tra di noi e condividere nostre esperienze, nostre idee ed opinioni.

Raccontarvi che la mia prima esperienza migratoria è stata in Argentina agli inizi del 1993, dove sono vissuta per 13 anni a Buenos Aires, con il passo degli anni mi sono sentita pienamente integrata con amici ed amiche argentini.

Al primo approccio mi sono innamorata dalla sua gente vivace e solidale dove ho trovato conforto e sostegno per superare le prime difficoltà della ricerca del lavoro.

A Milano è stato diverso sono arrivata per stare insieme al mio marito che aveva arrivato molto prima, un contrasto differente del Argentina in termini di trovarmi in un’altra città con nuova gente, altre abitudine alimentari, un altro idioma del spagnolo al Italiano, sono circa 8 anni di vita in Italia ed ancora oggi faccio confusione quando parlo italiano mischiando con lo spagnolo.

Credetemi nei miei sogni ancora mi incontro in Argentina o il Perù. Ma quando mi sveglio mi rendo conto che sono a Milano una città moderna e del incontro con altre culture, è evidente quando salgo sul autobus o metropolitana guardandomi intorno me accorgo di una diversità di gente, che parlano altri idiomi ed appartengono a diversi paese di provenienza. ed anche noi peruviani secondo l’Imu al 01 luglio 2011 soltanto a Milano città siamo 22,850; mentre in Italia secondo l’Istat al 01 gennaio 2013 siamo 109,374 e di questo il 60% siamo donne ed il 40% uomini.

Non sbaglio si dico che tutte le donne migranti sanno che non è facile cominciare di nuovo in altro paese, soprattutto cominciando con l’idioma e la ricerca del lavoro, ma è necessario e si deve continuare avanti cercando la migliore possibilità di trovare l’opportunità di cominciare a studiare l’idioma, di incontrare con il passaparola tra le donne di nostro paese la possibilità del lavoro e con questo il sollievo di riuscire a concretare il sogno per la quale abbiamo immigrato di migliorare nostra condizione di vita.

Dal mio arrivo appartengo all’Associazione peruviana Centro Socio Culturale Antonio Raimondi che promuove l’integrazione sociale dei migranti attraverso progetti di educazione alla cittadinanza ambientale e la promozione dei valori culturali del Perù, associazione che aderisce al Forum Città Mondo, istituito dal Comune di Milano il 24 ottobre 2011 che coinvolge la partecipazione di oltre 500 associazioni, è parte costituente dell’Associazione di secondo livello Associazione Città Mondo il 25 settembre 2013.
In entrambi organizzazioni, ho avuto l’opportunità di incontrare tante donne di diverse paese del mondo, identificate con i vestiti delle sue tradizioni culturali del africa, del India, del Europa e l’America Latina, di scambiare il saluto e chiedere di dove sei, e mi sono accorta che ogni donna e un mondo sconosciuto per tutte le altre.

In particolare sono membro del Tavolo di Lavoro Donne e Culture, del Forum Città Mondo. Nostro obiettivo è di approfondire l'importante tema del ruolo della donna a Milano e in generale nelle varie parti del mondo nel campo culturale, sociale ed economico, di condividere esperienze idee ed opinioni, di conoscerci per eliminare gli stereotipi attraverso il dialogo interculturale.

Sono convinta che il tempo e le continue frequentazione sono quelli che in certa misura hanno modificato nostri comportamenti e vediamo in ognuna di noi le sue potenzialità di carattere, di formazione professionale, di esperienza di vita, coperti con il manto della cultura che in molti casi al primo approccio ci separa. Ma la esperienza ci insegna che dobbiamo avere il coraggio di continuare insieme che ci guardino non come un blocco omogeneo del genero femminile, neanche con la categoria della differenza di migrante, ci devono guardare come donne libere di scegliere il percorso delle sue decisione, di autonomia della propria gestione organizzativa.

Dobbiamo lavorare insieme con la buona volontà di ascoltarci a vicenda, di capirci cosa avviamo di differenze y cosa avviamo in comune ed in questa strada camminare insieme o meglio costruire insieme nostro spazio fisico dove parlare, dove attuare insieme con nostri sogni e costruire insieme nostro proprio spazio mentale, nostra identità plurale ed universale, soltanto cosi possiamo conquistare il podio delle pari opportunità.

Dobbiamo avere fiducia tra noi stesse, conoscerci meglio, affinché possiamo riuscire a cambiare un po’ nostra maniera di pensare e di attuare, conoscendoci possiamo vivere miglio nostra convivenza, in questa volta a favore delle donne. è fondamentale che dobbiamo prepararci per sfidare ed approfittare di nostre differenze, consolidare nostro genero in un solo gruppo, soltanto cosi possiamo occupare la altra parte del tavolo delle negoziazione e riuscire ad ottenere i vantaggi a nostre proposte.

Vi dico che oltre la politica, la religione e la tua morale, tu sei una donna che costituisce una famiglia, tu sei madre, sorella, figlia, tu sei moglie dell’uomo che ti vuole bene, ma sei una donna che elegge chi governa il tuo paese, chi decide nella tua regione e nel tuo comune. Oggi ci sono alcune donne nel mondo che hanno in mano il destino fondamentale di un paese. Ma sono ancora poche le donne nel mondo come capo di stato, 9 in confronto con una popolazione del 51% di rappresentazione donne.

Questa realtà ci deve far riflettere, che fuori di questi mura e di questo spazio, ci sono centinaia di donne che lavorano, oppure che stanno cercando lavoro, che hanno il sogno nella terra di origine, che pensano risparmiare qualcosa per il ritorno a casa, che stano al telefono tanti minuti e ore in collegamento con la mamma o figli lontani, tante donne che ancora migrano di un paese a un altro, siamo milioni e siamo ancora poche che lottano per i loro diritti. Certamente chi deve promuovere il diritto delle donne e il ruolo dello stato.

Ammiro a tutte le donne che oggi parlano per noi, che illustrano con saggezza quali sono i problemi delle donne e quali sono i risultati degli anni di lotta per i loro diritti, ammiro a tutte quelle donne che formano altre donne, che accompagnano nel percorso di contribuire al empowerment delle altre ed in questo momento vorrei ringraziare a tutte le donne del Tavolo Donne e Culture, donne con esperienza e saggezza che hanno deciso nominarmi la sua coordinatrice insieme ad una grande donna del Senegal Diarra Mame Fam.

Credo opportuno invitarvi ad approfittare di tutte nostre riflessione, che ci offre l’evento degli stati generale delle donne e condivido l’idea che arriveremo a idee concrete che ci permetta raffermare i principi di uguaglianza e rispetto della dignità delle donne.

Grazie.

 Roma 5 dicembre 2014

Carolina Ramirez e Donne e Culture del Forum Città Mondo



Una "vivace" assemblea ieri nella sala delle conferenze del Palazzo Reale con interventi degli assessori Filippo Del Corno e Pier Francesco Majorino e la Presenza del Direttore centrale dell'assessorato alla Cultura Giulia Amato e La responsabile del Servizio reti e cooperazione..., Ufficio che accompagna il Forum e la associazione Città Mondo.

Al seguito dell'assemblea , si sono riuniti i 5 tavoli di lavoro del Forum per procedere all'elezione dei coordinatori (titolare e vice) di essi, essendo scaduto il loro mandato bi annuale: In tutti i tavoli sono stati cambiati i referenti, ad eccezione del tavolo Museo delle culture, dove il vice Coordinatore , non essendo membro del Direttivo dell'associazione Città Mondo rimasi nel suo carico. e titolare viene scelto un altro membro del tavolo.

Guardando la lista delle persone scelte ne rimane la impressione che questo prossimo periodo sarà molto proficuo per che i componenti dei tavoli hanno scelto eccellenti persone e le migliori a disposizione. Una grande soddisfazione però permettetemi di esprimere come conclusione delle combattute elezioni del tavolo donne e cultura dove abbiamo fatto la scelta migliore. Titolare alla coordinazione Carolina Ramirez che si ha guadagnato la nostra estima con la sua partecipazione, la sua armonia e la sua capacità di crescita lenta ma sicura. Questo sarà sicuramente per il tavolo un biennio di armonia e di crescita costruttiva, dove anche Diarra, la sua passionale e grintosa vice coordinatrice africana li darà un bel contributo di energia nella conduzione del tavolo.

AUGURI CAROLINA!

Lucy Graciela Rojas Reischel

jueves, 13 de noviembre de 2014

I migranti, nuovi protagonisti della vita culturale milanese


di Lorenzo Kihlgren Grandi

Come integrare la vita culturale di una città con le tradizioni e la spinta innovativa delle comunità migranti che vi risiedono? Per rispondere a questa domanda il Comune di Milano ha dato vita, nel 2011, al Forum della Città Mondo, organizzazione chiamata a coordinare e sostenere l’azione delle oltre 500 associazioni culturali di migranti presenti nella metropoli lombarda.

Una sfida impegnativa che può dirsi vinta grazie all’appoggio dell’Amministrazione comunale e alla virtuosa dinamica interna al Forum, strutturato in Tavoli di Lavoro con il compito di “approfondire e trovare soluzioni su temi particolarmente importanti nell’ambito culturale di una Milano cosmopolita e multietnica”, quali il dialogo interculturale, il ruolo delle donne nella società, la cittadinanza attiva e la sicurezza alimentare.
Sono così arrivati i primi risultati di una collaborazione rivelatasi fruttuosa, come le iniziative volte a favorire l’inserimento dei figli di migranti in asili e scuole elementari, oltre a frequenti iniziative culturali – dibattiti, festival, esposizioni, eventi sportivi – tramite le quali i Milanesi sono entrati in contatto con le tante realtà rappresentate nel Forum.

Significativo anche il contributo del Forum al percorso di preparazione del grande evento che Milano e la sua area metropolitana ospiteranno l’anno prossimo, l’Esposizione Universale. Non a caso il più ambizioso progetto del Forum, Urban Cooking & Gardening, declina in modo creativo e partecipato il tema centrale di Expo, “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”.

L’iniziativa, votata a promuovere dialogo interculturale attraverso la condivisione di tradizioni culinarie e la creazione di una rete di orti urbani, si è meritata un finanziamento del Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi (FEI) di oltre 200 mila euro. Urban Cooking & Gardening ha puntato i riflettori internazionali sul Forum, riconosciuto come “buona pratica” da alcune tra le principali reti internazionali di enti locali – Eurocities, Intercultural Cities, Agenda 21 della Cultura e Unione delle Città e dei Governi Locali. Nel corso degli ultimi mesi il Forum ha ricevuto diverse delegazioni provenienti da città italiane ed estere quali Bruxelles e Oslo, interessate a valutare la riproducibilità del modello nel proprio territorio.
Il più grande merito del Forum? Secondo il suo Presidente, Michel Koffi Fadonougbo, “aver saputo promuovere la partecipazione dei migranti nella vita culturale di Milano. Il nostro desiderio è proprio quello di diventare protagonisti della storia della nostra città”.
Chi volesse incontrare il Forum e i suoi protagonisti potrà recarsi alla Palazzina Liberty dal 14 al 16 novembre per “Scritti dalla Città Mondo”, serie di incontri, presentazioni e dibattiti che il Forum organizza, come ogni anno, in occasione della manifestazione BookCity Milano.
  
12 NOVEMBRE 2014 | di
@CorriereSociale
Fonte: Buonenotizie.corriere.it 

miércoles, 9 de julio de 2014

Marinera norteña en la Plaza del Duomo de Milano

Este estraordinario evento se ha realizado en la tarde del 6 de julio del 2014 en la Plaza del Duomo de Milán - Italia, una demostración de la proyección cultural del Perù más allá de sus fronteras, sobre todo gracias a la destreza juvenil de los peruanos que llevan en el corazón la danza de la Marinera del Perù.

domingo, 6 de julio de 2014

Marinera del Perù en la Plaza del Duomo de Milano



Por segunda vez los pañuelos blancos de la Marinera peruana se han visto en magestuosos movimientos en en la Plaza del Duomo de Milán, una tarde especial este 6 de julio 2014, la plaza por un momento se ha vestido de peruanidad, cuando de inproviso se han sentido las notas melódicas de la Marinera Nortenña y una pareja de jóvenes saltarón al centro e iniciarón a danzar, a esta pareja se sumo otra, y sucesivamente otras, hasta ver un conjunto de danzantes que al són de la música demostrarón destreza y habilidad para los movimientos de cintura y zapateo y el coqueteo elegante de conquista del hombre hacia la mujer que responde con miradas de desafio y al mismo tiempo el deseo de ser cortejeada. Un todo con hábiles movimientos del pañuelo blanco símbolo de la Marinera Nacional.

Como bien sabemos en el Perù la Marinera  es un modo de vida, se enseña en los colegios,  en academias, se celebran concursos escolares, luego el Concurso Nacional y el Festival Internacional de la Marinera. Decimos que a todos gusta y casi todos bailan esta danza representativa del Perù, declarada el 30 de enero de 1986, Patrimonio Cultural de la Nación por el Instituto Nacional de Cultura del Perú (hoy Ministerio de Cultura) y reconocido el 07 de octubre, como el ''Día de la Marinera'' mediante Proyecto de Ley 1508/2012-PE.

Solamente para recordar que la marinera toma el nombre en 1,879 cuando el periodista y gran folclorista costeño Abelardo Gamarra "El Tunante", bautiza con ese nombre a la Zamacueca en honor a las heroicidades del  Monitor Huáscar, al mando de Miguel Grau; en la guerra del Pacífico.

Más alla de las fronteras esta manifestación no es más que la proyección de la cultura peruana en el mundo a través de sus cultores, sobre todo jóvenes que cultivan los valores del Perù, que creen en el baile, que refuerzan la identidad y sobre todo se presentan como una oportunidad juvenil para estimular el talento y crecer al ritmo de danza, que al mismo tiempo se convierte como instrumento de cohesión social, cultural y de presencia con  un valor universal y simbólico, porque expresan una forma del ser peruano y de existir en el mundo.

No es posible  imaginar, que llegar hasta aquí,  haya sido un camino fácil, es una tarea de empeño, de conversaciones telefonicas, de acuerdos y encuentros, de muchos ensayos, de paciencia con los niños y jóvenes  que se inician en la danza. Sin embargo con un denominador común a todos, la música lo tienen en los corazones esta juventud prometodora y la danza esta en los pies que con grande destreza y maestria se mueven en convinación perfecta a la banda de músicos que retrasmite el equipo de música.

Pregunte quién organiza? tuve como respuesta. Este es es un Flash Mob y han venido a participar bailarines de Barcelona, Roma, Torino y por cierto Milano. Felicitaciones a los organizadores por el desafio de realizar un evento que llena de orgullo a todo corazón peruano en el extranjero.

Eleuterio Ruiz

lunes, 16 de junio de 2014

Retoño andino a Milano



No existe un pueblo que no tenga su propia música, es el lenguaje dinámico  de los sentimientos que a la distancia de siglos en un determinado momento nos hace sentir y revivir el pasado, vivir el presente y soñar el futuro. Y mucho más aún cuando uno se encuentra muy lejos del país donde a nacido, crecido y vivido parte de su vida.

Este sentimiento noble y genuino del Perù, se ha hecho sentir en un evento muy singular denominado Debut del grupo artístico “Retoño Andino”,  decia muy singular porque los componentes del grupo son niños peruanos nacidos en Italia y otros que han nacido en Perù y estan creciendo en Italia, se han presentado con un colorido vestido listos para danzar la música de los andes. 

Recuerdo aquella tarde del 31 de mayo del 2014 en el Teatro Delfino a Milano, una experiencia maravillosa, gracias a los promotores del evento, la Asociación de desarrollo y promoción por la integración latinoamericana (ASPIL) que tiene en sus manos la formación de los niños, peruanos, latinoamericanos y quienes esten interesados en la música y en la danza de los andes del Perù.

Ciertamente nosotros somos convencidos que los niños no deben quedarse al margen de todo el patrimonio cultural que la música y la danza contiene y representa. Tienen que ser actores y receptores, la tienen que poder sentir y entender, al tiempo que crearla, aportando su propio lenguaje, que será según sean ellos mismos y el momento histórico que les toque vivir.

Bién sabemos que la música contribuye al descubrimiento del otro, tanto por sus semejanzas como por sus diferencias. El niño puede sentirse unido a un grupo a través de lazos sonoros y a la vez vivir emociones particulares que resultan difícilmente comunicables y le hacen único respecto al resto.

Nosotros creemos en la trasmisión de valores, los mismos que determinan la identidad cultural de un país y que más expresión el arte, la música y la danza y quienes  los más aptos a continuar y revalorar la cultura del Perù, si no son los mismos del 31 de mayo, Felicitaciones Retoño Andino!