Dr. Massimo Annibale Rossi
Per Vento di Terra, Proafrica e Amici della Terra Lombardia
Convegno “L’Ambiente e Noi”
– 4 Ottobre 2013, Milano, Centro Raimondi
Vento di Terra ong e Proafrica operano in ambiti eterogenei
dal punto di vista ambientale. Significativo a questo riguardo il confronto tra
la situazione del Gambia, ricco di risorse naturali e di aree coltivabili e
Haiti, isola caraibica ove il 95% delle foreste sono state abbattute.
In Gabon, ove Proafrica sostiene un progetto sanitario,
l’emergenza riguarda la difesa della foresta, e con questa, dell’equilibrio
idrogeologico del territorio. Il caso Gabon è emblematico delle potenzialità di
un paese in grado di conservare le proprie riserve naturali, e beneficia di un
significativo tasso di sviluppo. Tasso i cui proventi non sono tuttavia
distribuiti equamente tra la popolazione, parte della quale rimane sotto la
soglia di povertà. Il Gabon è comunque risultato in grado di assorbire flussi
migratori provenienti dai paesi limitrofi.
Il Gabon sta attuando una politica di sfruttamento
sostenibile delle sue immense risorse forestali. L’esportazione di legno appare
una delle voci importanti del PIL nazionale, ed è attuata in maniera razionale.
La foresta ricopre circa l'85% del territorio, nel quale abitano 70.000 scimpanzé (la maggior parte della popolazione mondiale), 45.000 gorilla e 60.000 elefanti della foresta. Circa il 12% del territorio è protetto
e sono presenti 13 parchi nazionali.
L’intervento della cooperazione in Gabon è volto a
incoraggiare la tutela della foresta, definendo un modello sostenibile,
esportabile negli altri paesi dell’Africa equatoriale. Si tratta inoltre di
sostenere le comunità locali nella rivendicazione dei propri diritti e di
limitare l’influenza delle multinazionali, attratte dalle ingenti riserve di
gas e petrolio presenti sulla costa.
Il caso Haiti si pone al lato opposto del diagramma delle
modalità di utilizzo delle risorse naturali. Le foto satellitari dell’isola Hispaniola,
evidenziano un contrasto netto tra i territori appartenenti alla Repubblica di
Haiti e quella Domenicana. Haiti ha infatti distrutto il 95% del proprio
patrimonio forestale. Si tratta di una situazione limite, aggravata dagli effetti
del devastante sisma del 2010 e che priva la popolazione locale di gran parte
del proprio sostentamento. Il suolo appartenente ai terreni disboscati subisce
infatti una rapida erosione a causa delle piogge torrenziali equatoriali,
diminuendo in breve la propria produttività.
Il disastro ambientale è dovuto alla mancanza di politiche di
salvaguardia degli ultimi decenni, alla situazione di instabilità politica e
allo stato di indigenza in cui versa la maggior parte della popolazione. Se gli
attuali interventi sono orientati alla ricostruzione, in prospettiva la
cooperazione si dovrà porre l’obiettivo di favorire la riforestazione.
Obiettivo complesso e di lungo periodo, e in ogni caso da perseguire tenendo
conto le enormi difficoltà e il peso delle tre variabili principali.
L’opera dell’uomo non potrà rimediare al disastro arrecato
all’ecosistema dell’isola, ricostruire ciò che la natura ha impiegato millenni
realizzare. Potrà tuttavia sperimentare modelli replicabili, che permettano una
progressiva ripresa della flora e la lenta ricostituzione di un suolo
produttivo.
Vento di Terra ong è intervenuta ad Haiti dopo il sisma ed
opera a favore delle popolazioni del Distretto di Acul du Nord. Si tratta della
parte settentrionale dell’isola, poco colpita dal terremoto, ma che ha dovuto
assorbire un flusso massiccio di profughi provenienti dalla capitale. Il
progetto mira a migliorare la dieta base, ed in particolare dei minori,
mediante l’implementazione di orti comunitari. In prospettiva intende inoltre
favorire la costituzione di un consorzio locale, in grado di aumentare
l’autosussistenza alimentare dell’area e di rappresentare un modello
replicabile. Grazie al Mouvement paysan du Acul du nord, aderente alla Via
campesina, è stato possibile formare all’agricoltura organica le famiglie
aderenti al progetto ed introdurre culture innovative.
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