Dice Valeria Pini, che i migranti “Fuggono dalle guerre,
dalle dittature e dalla povertà. Donne, uomini e bambini affrontano lunghi
viaggi in mare alla ricerca di un futuro. Nel 2013 a Lampedusa e Pantelleria ne
sono arrivati 11.686. Altri sono sbarcati in altre regioni come la Calabria e la
Puglia. Scappano nella maggior parte dei casi da dittature o da conflitti. Nei
primi mesi del 2013 i migranti sbarcati in Italia sono arrivati in gran parte
da Siria, Eritrea, Somalia ed Egitto. Ecco i dati sul numero di persone e sulla
situazione politica dei paesi dai quali provengono.”
Siria
7500 siriani sbarcati
in Italia. Da gennaio 2013, 7.500 siriani hanno lasciato un paese dilaniato
dalla guerra fra le forze di opposizione e i sostenitori del regime del
presidente al-Assad.
Eritrea
7651. Il 30 settembre erano 7500 gli eritrei
sbarcati in Italia. A questi si aggiungono i 151 tratti in salvo ieri. Il paese
è governato da un regime dove sono stati registrati numerosi episodi di
violazione dei diritti umani. La libertà di espressione e di associazione è
fortemente limitata. Il servizio militare è obbligatorio e spesso esteso a
tempo indeterminato.
Somalia
3000. Tremila somali sono sbarcati in Italia da
gennaio. In Somalia è in atto un conflitto tra forze filo governative e il
gruppo armato islamista al-Shabab. Il paese soffre anche per una carestia,
considerata una delle peggiori degli ultimi 25 anni.
Egitto
2500. Le tensioni fra i sostenitori del presidente
deposto Mohammed Morsi e i suoi oppositori. Gli scontri hanno spinto 2500
egiziani a lasciare il paese e ad affrontare il lungo viaggio in mare per
arrivare in Italia.
Nigeria
1700. Circa 1.700 nigeriani sono sbarcati in Italia.
La Nigeria si divide tra un nord a maggioranza musulmana e un sud a maggioranza
cristiana. Fra i problemi quello della discriminazione religiosa. Negli ultimi
tre anni numerose le vittime fra i civili degli estremisti islamici di Boko
Haram.
Pakistan
1300. In tutto 1300 pachistani sono approdati sulle
coste italiane da gennaio alla fine di settembre. Il Pakistan è un paese con
forti restrizioni in ambito politico e civile. Limitata anche la libertà di
stampa.
Gambia
1200. Numerose anche le persone arrivate dalla
Gambia: 1200. Una fuga dovuta alla situazione politica nel paese e alle
violazioni dei diritti umani nei confronti delle opposizioni e dei giornalisti.
Circa il 56% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.
Mali
800. In Mali è in corso una guerra a seguito del
colpo di stato del marzo 2012 e dell'offensiva del Movimento Nazionale di
Liberazione dell'Azawad e degli islamisti. Da gennaio a settembre 2013 circa
800 persone hanno scelto l'Italia come meta.
Afghanistan
800. Ottocento
afghani sono sbarcati in Italia dall'inizio dell'anno. Il paese vive in un
clima di tensione da anni anche per i numerosi gli attacchi ai civili da parte
dei talebani. Nei primi otto mesi del 2013 le vittime civili in sono aumentate
del 16% a 2.533 unità rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Senegal
800. Ottocento
senegalesi sono arrivati in Italia da gennaio a settembre. In Senegal
quest’anno, soprattutto nel periodo pre elettorale a gennaio e febbraio, si
sono registrate diverse violazioni dei diritti umani. Un eccessivo uso della
forza ha portato alla morte di alcuni manifestanti.
Sudan
200. Il paese è
travolto da ondate di protesta contro il presidente Omar Hassan al-Bashir
Numerosi i casi di violazioni della libertà di espressione. Bashir è ricercato
dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra in Darfur.
Una realtà drammatica, che bisogna decisione politiche del
Europa d’aiuto umanitario per riuscire a risolvere un problema dell’immigrazione.
Fonte: La repubblica.it
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