Tutti siamo rimasti
colpiti dal dramma che ha attraversato le filippine con il tifone Haiyan. il
venerdì 8 ottobre. È un grave disastro che la natura a scatenato contro la
popolazione ed ha devastato con la forza di 300km/ora, lasciandoci una immagine
che richiama a nostra sensibilità umana a ripensare nostra debolezza di fronte
alla forza della natura. Sappiamo però di quello che oggi vediamo e di quello
che non e visibile a nostri occhi, la sofferenza del uomo, della donna, dei
giovani e bambini rimasti senza nulla, ma hanno la vita vuota, piena di
incertezza.
E’ opportuna la
nostra Solidarietà a tutta la Comunità Filippina a Milano en nel mondo, che
attraversa momenti difficile, di dolore e soferenza.
Sappiamo pero, che
bisogna tempo per ricostruire le città e ritornare alla normalità. Ma adesso mancano
le condizioni elementari, manca il cibo, vestiti, elettricità, l’acqua, i
rifornimenti, mancano i materiali per
ricostruire la casa, la forza del vento a
capovolto tutto. Sappiamo le conseguenze di tutte le cose mancante, che l’uomo
diventa aggressivo, saccheggia, ruba, noi stessi in condizioni simile possiamo
cedere ad umani cedimenti.
Cala la note ed
arriva l’incerto mattino, per riprendere la ricerca dei famigliare, per frugare
nelle case distrutte e trovare qualcosa da mangiare, il tifone a tolto anche la
dignità dell’uomo.
Dobbiamo pregare
Dio, per nostra salvezza di un disastro simile, e per la ricostruzione delle
Filippine, per la sua infinità bontà di tenerci lontano delle disgrazie, ma
soprattutto per farci ricordare che noi abbiamo qualcosa in più in nostra casa
ed in nostri cuore, il valore supremo della solidarietà. E’ qui, che richiamiamo
la tua umanità, in quello che tu credi. Che andrà oltre i confini, ad altri
uomini e donne, a persone sconosciuti, gente che non vedrai mai, forse tuoi
figli verranno, un mondo pian piano, che lascia di essere lontano.
Siamo sicuri. del
tuo buon cuore, fedele allo stesso Dio. Ci sono tanti, nasceranno ancora. Nessuno è libero di queste disgrazie. Ma di
fronte a tanti morti, mille di sopravvissuti e avviliti, nostra generazione non
può rimanere indifferente. Apriamo nostra casa e nostri cuori e vediamo di
contribuire con la rinascita della popolazione delle isole colpite delle
filippine.
Milano 15 ottobre
2013
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